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al testo proposto da Marisa Madonini
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Jean-Baptiste Para
Una febbre leggera Perdere quel che avrebbe potuto essere ha lasciato una traccia, una parola mancante nel lato del fogliame in cui gocciola il tempo. L’inerte ha in sé una velocità che non raggiungerò mai. È la nostra stanza sulla strada. Vorrei guardarti in viso nell’attimo in cui il mondo prende fuoco. Ma tutto ciò che è soffre ad essere tradotto. Chi potrebbe separare le ombre perché tornino a conoscere l’attesa? La poesia s’impara strisciando fra le ortiche. So bene che devo soffocare la mia voce. Traduzione di Lucio Mariani |
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